Oct. 17th, 2018
Se chiudeva gli occhi e ascoltava il rumore dell’acqua che scorreva davanti a lui, Ilya poteva fingere di essere ancora sulla Mojka; ma il caldo di Parigi e la Senna non gli permettevano di crogiolarsi in quell’illusione. Accettò senza una parola il bicchiere con il coperchio di plastica che Svetka gli aveva allungato. Il primo sorso di tè gli bruciò la lingua; anche attraverso il dolore, riuscì a sentire che non aveva il sapore giusto.