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Stay

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Titolo: Stay
Fandom: The Avengers (no spoiler)
Pairing: Loki/Tony Stark
Rating: R
Warning: none whatsoever
Wordcount: 1074 @[livejournal.com profile] fiumidiparole
Riassunto: Guardando la città illuminata, Loki decide di rimanere.


New York era così bella di notte. Loki non credeva che l'avrebbe mai pensato. 
L'aveva devastata tante volte con le sue stesse mani, lasciando che i patetici Vendicatori la rimontassero e mettessero a posto come le costruzioni dei giochi dei bambini. Si era fermato poche volte ad osservare quelle luci, quella vita scorrere sotto di lui. D'altronde lui non era mai stato un sentimentale.

Stava invecchiando? Gli scappò da ridere. La vecchiaia non era qualcosa che apparteneva al loro mondo, né ad Asgard né tantomeno a Jotunheim. Era evidente che gli umani gli stavano facendo un brutto effetto. 

« Oh meno male, sei ancora qui » disse una voce assonnata alle sue spalle. « Temevo di essere stato mollato orribilmente come una botta e via -sarebbe stata una brutta macchia sul mio curriculum, non farlo mai più. » 

Loki si voltò. Tony indossava solo i pantaloni del pigiama, aveva in mano uno dei palmari che teneva sparsi per la casa e stava attraversando il soggiorno affondando i piedi nudi nel soffice tappeto, diretto verso il minibar. Con un sorriso, Loki, nudo com'era, si appoggiò al vetro della finestra, freddo contro la sua schiena, lasciando che la luce della città illuminasse fiocamente il suo corpo.
« Paura di non trovare lavoro, Stark? » lo prese in giro, avvicinandosi e ravviandosi i capelli in un gesto distratto.

Tony si fermò con la bottiglia a mezz'aria mentre si versava da bere, fissando Loki. « Bello quel pigiama. Dovresti indossarlo più spesso. » disse, strappando una risata a Loki. « Dico sul serio, ti fa veramente un bel culo. Non che non si parta da buone basi, ma- » Loki si chinò sul ripiano del bar, gli tolse di mano bicchiere e bottiglia e lo baciò.

Quando si separarono, Tony tentò di rubargli un altro bacio, ma Loki non si lasciò toccare. Tony mugolò frustrato, ma Loki schioccò la lingua in un suono disapprovazione. « Scotch a quest'ora? Davvero, Tony? » lo rimproverò, scuotendogli la bottiglia sotto il naso e mettendola da parte. Tony roteò gli occhi. 

« Sembra di sentir parlare Pepper. Prendi lezioni da lei, per caso? » 
« Temo che sia tutto talento naturale. » 
« La mia solita fortuna. Sul prossimo annuncio metto “AAA cercasi amante senza manie da salutista” » 
« Stai attento a quello che dici, mortale. Potrebbe non esserci una prossima volta per te.» 
« Hai ragione, sono tremendo. Forse dovresti punirmi. » 
« L'idea dovrebbe eccitarmi? Stai cominciando ad annoiarmi, Stark. Sempre le solite battute. » 
« Vedi? Sono davvero imperdonabile. Immagino che la definizione di genio non mi si addica poi così tanto.» 
« Non quando hai il cervello all'altezza del culo, temo. » 
« Così mi ferisci, Loki. » 
« La mia specialità. » 

Mentre flirtavano, Loki aveva aggirato il ripiano del bar e vi si era appoggiato, lasciando che Tony ce lo schiacciasse contro per dimostrargli il suo interesse. Per quella notte Loki ne aveva avuto abbastanza, però. Quella strana sensazione che gli prendeva lo stomaco non gli era passata nemmeno con le battute di Tony. 

Stark gli accarezzò i capelli, lisciandoglieli sul collo e prendendogli la mascella tra le mani, costringendolo a guardarlo in viso. Loki distolse lo sguardo, per non vederlo negli occhi. Non sapeva nemmeno lui cosa diavolo gli prendeva.

« E' uno di quei momenti, mh? » chiese Tony, con il tono scherzoso di poco prima, ma a voce molto più bassa, accarezzandogli le guance con i pollici. Loki mantenne lo sguardo fisso poco sopra la spalla di Tony, fissando la parete dietro di lui, e non disse nulla. La voce di Tony nascondeva una nota di amarezza, che andò dritta a pesare ulteriormente su quella sgradevole sensazione nello stomaco di Loki. 

« E' uno di quei momenti in cui vuoi scappare lontano, in cui mi minacci di farmi a pezzettini e di sparire, per poi non tornare mai più su questo misero pianetucolo...? » 

Loki scosse leggermente la testa, per quanto glielo permettessero le mani di Tony, incapace di parlare. Se fosse stato come diceva Stark, Loki lo avrebbe saputo. Avrebbe già lanciato qualcosa attraverso la stanza, urlando qualche maledizione irripetibile, e sarebbe andato via, viaggiando per le radici nascoste dell'Yggdrasil come faceva quando era arrabbiato con Thor in quella giovinezza passata ad Asgard che sembrava così lontana. Gli capitava spesso.

« No? Cos'è, allora? » 

Loki lo guardò finalmente negli occhi. C'era un velo di preoccupazione nell'espressione di Tony, anche se il suo tono era leggero e sorrideva. Non sapeva cosa stava per dire quando aprì la bocca per rispondergli, ma sapeva che per una volta sulle sue labbra c'era la verità. Strinse il bordo di marmo del bancone come ad aggrapparsi ad un appiglio, per non cadere in quel baratro che aveva frequentato così raramente nella sua vita, e parlò. 

« Voglio restare » disse d'impulso Loki, stupendoli entrambi. « Voglio... restare » ripetè incredulo. 

Tony fu molto bravo a controllare la propria sorpresa, sapendo che se avesse lasciato trapelare la serietà di quel momento nessuno dei due avrebbe saputo come andare avanti. Loki però lo sentì nella stretta delle sue mani, nel modo in cui la sua gola si era mossa per deglutire prima di parlare.

« Resta, allora. Resta. » disse, con una mezza risata. Loki sorrise ed annuì.

Sollevò le braccia per avvolgergliele intorno al collo, attirandolo a sé in un abbraccio e affondandogli il viso nel collo, ispirando il suo profumo pulito, sotto il vago sentore del sudore notturno, mentre Tony lo stringeva a sua volta, accarezzandogli la schiena e i fianchi. 

Casa. Ecco cos'era quella sensazione che gli aveva attanagliato le viscere, tanto estranea quanto benvenuta, e per quel motivo inquietante. Asgard era stata la sua casa finchè non si era reso conto che non apparteneva a quel luogo, né a nessun altro. Non aveva nulla a cui ritornare, laggiù. Invece adesso... aveva qualcuno pronto ad abbracciarlo ogni volta che ne avesse bisogno, qualcuno che lo facesse non perchè un ruolo familiare glielo imponeva, ma perchè aveva scelto di farlo. Per di più qualcuno che aveva deciso di andare contro la propria legge per farlo. Un uomo di Midgard. Se glielo avessero detto qualche secolo prima, Loki non ci avrebbe creduto. 

« Cosa ne dici » mormorò Loki nell'orecchio di Tony « di darmi un regalo di benvenuto, visto che sono nuovo di qui? » 

« Perchè no. Ti ho preso qualcosa che so ti piacerà. Vieni a scartarlo di là? »