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somewhatclear2014-02-16 09:19 pm
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Discarded
Title: Discarded
Fandom: Thor, MCU
Pairing: Thor/Loki
Rating: Safe
Warning: pre-movies, incest, break-up, angsssst
Wordcount: 550
Summary: Thor prendeva quello che voleva, e quando non lo voleva più lo lasciava perdere. Loki glielo aveva visto fare tante volte, ma non aveva mai pensato che avrebbe potuto essere anche il suo destino.
Note: Fill per il COWT4, quinta settimana, prompt: Incest
C'era un nodo di ghiaccio all'altezza del suo stomaco, così freddo e così gelido che quasi non sentiva il vento tagliente di Jotunheim sferzargli il viso senza pietà. Si chiese perchè, con tutte le scorciatoie tra i mondi che ormai aveva mappato, la sua magia avesse scelto di portarlo proprio lì.
Loki era ben conscio del pericolo che lasciare libero arbitrio alla magia comportava; non era qualcosa che faceva spesso. Aveva agito d'impulso, aveva solo pensato non voglio essere qui, non voglio essere qui e aveva lasciato che il suo volere si materializzasse in una scintilla di potere, e improvvisamente si era ritrovato a fissare una distesa di ghiacciai e desolazione, fiocamente illuminati dal sole morente di quel mondo abbandonato.
Aveva agito d'impulso e aveva confessato a Thor che odiava vederlo parlare con quella donna. Aveva agito d'impulso, e aveva aperto una breccia nelle proprie difese per rivelare a Thor le proprie debolezze, per mostrarsi vulnerabile, in un atto di fiducia che Loki non aveva mai avuto prima verso nessun altro. Aveva agito d'impulso, e aveva scelto di ignorare le proprie paranoie e di indulgere alle proprie fantasie e illusioni, scegliendo di credere che Thor provava verso di lui gli stessi sentimenti che Loki provava. Aveva agito d'impulso e l'aveva baciato, sperando di cancellare dal suo volto quell'espressione perplessa e sconvolta.
"Questa cosa è durata fin troppo a lungo, Loki," aveva mormorato Thor, interrompendo bruscamente il bacio, prendendogli fermamente il viso tra le mani. "E' stato un errore fin dall'inizio," aveva continuato, e Loki aveva annuito e aveva pregato la propria magia perchè lo portasse via.
Aveva agito d'impulso, e sapeva che era stato un atto di stupidità, da parte sua. Aveva scelto di comportarsi come se non sapesse che non c'era una possibilità nei Nove Mondi che Thor decidesse di andare contro ogni tradizione e legge morale per prendere Loki come proprio consorte; come se non sapesse di essere un uomo; come se non sapesse che erano fratelli.
Thor aveva sempre detto che non aveva mai avuto importanza; aveva sempre detto che non poteva immaginare una persona diversa al suo fianco. Parlava di Loki come se fosse il suo universo, e Loki aveva scoperto che si poteva diventare dipendenti da un certo tipo di sguardo, da un sorriso, da una carezza, e aveva accettato di rimanere nella sua ombra, in cambio dei suoi sentimenti. Ma quei sentimenti si erano rivelati non autentici, e Loki era rimasto con un fratello che si vergognava di ciò che provava per lui, di ciò che avevano fatto insieme, e con un rifiuto che sentiva incolmabile.
Da un lato era un male che si era portato addosso da sè; sentiva di non avere il diritto di soffrire per essere stato usato. Dall'altro lato, e Loki non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, aveva sperato fino all'ultimo che quando Thor gli accarezzava il viso nell'oscurità della sua stanza, mormorandogli quanto fosse perfetto, fosse serio. Ma Thor prendeva quello che voleva, e quando non lo voleva più lo lasciava perdere. Loki glielo aveva visto fare tante volte, ma non aveva mai pensato che avrebbe potuto essere anche il suo destino.
Il vento gridava scivolando tra le fessure nei ghiacciai di Jotunheim, e Loki pensò che se la sua anima avesse potuto emettere un suono sarebbe stato molto simile.
Fandom: Thor, MCU
Pairing: Thor/Loki
Rating: Safe
Warning: pre-movies, incest, break-up, angsssst
Wordcount: 550
Summary: Thor prendeva quello che voleva, e quando non lo voleva più lo lasciava perdere. Loki glielo aveva visto fare tante volte, ma non aveva mai pensato che avrebbe potuto essere anche il suo destino.
Note: Fill per il COWT4, quinta settimana, prompt: Incest
C'era un nodo di ghiaccio all'altezza del suo stomaco, così freddo e così gelido che quasi non sentiva il vento tagliente di Jotunheim sferzargli il viso senza pietà. Si chiese perchè, con tutte le scorciatoie tra i mondi che ormai aveva mappato, la sua magia avesse scelto di portarlo proprio lì.
Loki era ben conscio del pericolo che lasciare libero arbitrio alla magia comportava; non era qualcosa che faceva spesso. Aveva agito d'impulso, aveva solo pensato non voglio essere qui, non voglio essere qui e aveva lasciato che il suo volere si materializzasse in una scintilla di potere, e improvvisamente si era ritrovato a fissare una distesa di ghiacciai e desolazione, fiocamente illuminati dal sole morente di quel mondo abbandonato.
Aveva agito d'impulso e aveva confessato a Thor che odiava vederlo parlare con quella donna. Aveva agito d'impulso, e aveva aperto una breccia nelle proprie difese per rivelare a Thor le proprie debolezze, per mostrarsi vulnerabile, in un atto di fiducia che Loki non aveva mai avuto prima verso nessun altro. Aveva agito d'impulso, e aveva scelto di ignorare le proprie paranoie e di indulgere alle proprie fantasie e illusioni, scegliendo di credere che Thor provava verso di lui gli stessi sentimenti che Loki provava. Aveva agito d'impulso e l'aveva baciato, sperando di cancellare dal suo volto quell'espressione perplessa e sconvolta.
"Questa cosa è durata fin troppo a lungo, Loki," aveva mormorato Thor, interrompendo bruscamente il bacio, prendendogli fermamente il viso tra le mani. "E' stato un errore fin dall'inizio," aveva continuato, e Loki aveva annuito e aveva pregato la propria magia perchè lo portasse via.
Aveva agito d'impulso, e sapeva che era stato un atto di stupidità, da parte sua. Aveva scelto di comportarsi come se non sapesse che non c'era una possibilità nei Nove Mondi che Thor decidesse di andare contro ogni tradizione e legge morale per prendere Loki come proprio consorte; come se non sapesse di essere un uomo; come se non sapesse che erano fratelli.
Thor aveva sempre detto che non aveva mai avuto importanza; aveva sempre detto che non poteva immaginare una persona diversa al suo fianco. Parlava di Loki come se fosse il suo universo, e Loki aveva scoperto che si poteva diventare dipendenti da un certo tipo di sguardo, da un sorriso, da una carezza, e aveva accettato di rimanere nella sua ombra, in cambio dei suoi sentimenti. Ma quei sentimenti si erano rivelati non autentici, e Loki era rimasto con un fratello che si vergognava di ciò che provava per lui, di ciò che avevano fatto insieme, e con un rifiuto che sentiva incolmabile.
Da un lato era un male che si era portato addosso da sè; sentiva di non avere il diritto di soffrire per essere stato usato. Dall'altro lato, e Loki non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, aveva sperato fino all'ultimo che quando Thor gli accarezzava il viso nell'oscurità della sua stanza, mormorandogli quanto fosse perfetto, fosse serio. Ma Thor prendeva quello che voleva, e quando non lo voleva più lo lasciava perdere. Loki glielo aveva visto fare tante volte, ma non aveva mai pensato che avrebbe potuto essere anche il suo destino.
Il vento gridava scivolando tra le fessure nei ghiacciai di Jotunheim, e Loki pensò che se la sua anima avesse potuto emettere un suono sarebbe stato molto simile.